UNIMARC/B Manuale - update 5: appunti

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uffaleph
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UNIMARC/B Manuale - update 5: appunti

Messaggio da uffaleph »

Dovunque il termine serial è stato rimpiazzato da continuing resource a meno che non indichi la specificazione di esso.
Il grosso delle aggiunte è su materiali come musica a stampa.

Leader
Posizione 6 Tipo di record: sottolineato con maggiore forza che microformati e codifica elettronica (di testi, notazione musicale, manoscritti e carte) NON determinano un nuovo tipo di record rispetto a quello di base registrato qui.
Microformato di per sé non esiste, è codificato solo in 106 $a = t e descritto in nota 324.
Il tipo di record l per risorse elettroniche si riferisce a software vario, dati numerici, multimedia (non kit!) da computer, sistemi e servizi in linea e non alla codifica elettronica di testi, spartiti, manoscritti, etc.: che siano elettronicamente codificati lo dirà 106 $a = s .
Posizione 7 (Livello) Natura bibliografica: i integrating resource risorsa ad integrazione (anche quando finite e non continuing), s continua a coprire le altre continuing resources, quindi i 2 che per ISBD(CR) fanno parte della stessa famiglia qui sono sullo stesso livello.

011 ISSN
Indicatore 1: Livello di interesse
  • #: non specificato
  • 1: il seriale è di livello nazionale o internazionale (definizione dello ISSN: non "quello che per me è locale")
  • 2: di livello locale

071 Numero dell'editore
Indicatore 1: gamma di possibilità allargata per musica e video.

102 Paese di pubblicazione o produzione
Nuovo codice ZZ per "International" o più paesi (ad es. più di tre), da usare ossia per quegli editori con sedi indicate in vari paesi.

105 Dati codificati per monografie a stampa
Viene cambiato il titolo che ora include il "language" fra textual e material: textual language material; piccole integrazioni.

106 Dati codificati (campi fissi) sul formato del documento
Cambia anche il titolo, prima leggeva "Coded data field: textual material - physical attributes" ora "Coded data field: form of item"
$a nuovi codici:
  • s elettronico (cfr. 135) (continua ad escludere CD musicali e 'videodischi' cfr. 126 e 127 ma puo' ben servire per intercettare tutti gli altri)
  • t microformato (cfr. 130)

110 Dati codificati (campi fissi) per le CR
  • $a/0 nuovi tipi :
    e aggiornamento a fogli mobili
    f base di dati
    g sito web ad aggiornamento
  • $a/1 Periodicità, nuovo codice: p = aggiornato in continuazione

115 Dati codificati per i video
$a/16 nuovo codice: k = DVD

125 Dati codificati per audioregistrazioni e musica
Come detto in apertura c'è molto e qui non si riassume nulla, si rimanda al testo.

200 Titolo e formulazione di responsabilità
$5 Institution to Which Field Applies
Eliminata l'eccezione per la punteggiatura degli elementi paralleli in $d, nel senso che se prima veniva inserita a mano ora è omologata alle altre e dunque non più data a mano (ripercussioni). Resta da dare a mano quando non si tratta di $d di 200 205 208 (area 3 della musica: indicazione discorsiva) e 225, o dovunque quando non è previsto codice di sottocampo ad hoc (ad es. sottotitolo parallelo in presenza di un solo titolo proprio: 2001# $a xxxxx $e yyyyy = zzzzz; 210## $aNapoli$a= Naples) (restano poi quisquilie di refusi come un 200$d= Women fra gli esempi del 423).
Opzioni:
  1. continuare a darla a mano
  2. ripulire i 200 205 208 225 da '=' e definire meccanismi di visualizzazione che affiggano '=' da programma come era prima
  3. come b) ma senza ripulire i 200 205 208 225 da '=' e definire meccanismi di visualizzazione che affiggano '=' da programma, in alcuni casi ci saranno due segni, possibile intervento caso per caso alla bisogna
205 Area dell'edizione

210 Area della pubblicazione e distribuzione
A parte le deleterie (chiedo venia) aggiunte di cui sotto, una - enorme? - modifica parrebbe essere quella che estende l'uso di quest'area della 'pubblicazione' al materiale 'non pubblicato', ossia ai manoscritti per luogo e data di scrittura/compilazione e nome del copista o dello scriptorium.
Non sono forse queste modifiche di peso ben maggiore che il baloccarsi con gli indicatori? Eppure passa addirittura non marcata.
E' stato inserito il 1. indicatore - prima non definito - per annotare successioni di editori, come di norma si faceva (e si può fare) nella nota 306. Si possono così classificare il primo o unico, il successivo, l'ultimo attuale.
  • 1. indicatore:
    • # (blank): per monografie senza cambiamenti di editore
    • # (blank): per CR catalogate all'inizio: il dato normalmente non si cambia a meno che non compaiano numeri ancora più vecchi, questa è l'indicazione che riflette l'area 4 ISBD con le date inclusive quando è il caso (ma per le risorse ad integrazione occorre sempre trascrivere l'editore, luogo, etc. più recente)
    • 0: (N.B. per errore il testo ufficiale legge: 1 e 2) marca l'intervallo relativo al primo e quelli successivi al primo; di 0 ce ne possono essere parecchi
    • 1: per quello corrente (di 1 ce ne è dunque uno solo)
      Esempi:
      210 ##$aOxford$cUniversity Press $aAmsterdam$cElsevier$d1970-
      210 0#$aOxford$cUniversity Press$aAmsterdam$cElsevier$d1970-1975
      210 0#$aLondon$cPergamon$aAmsterdam$cElsevier$d1975-1979
      210 0#$aOxford$cPergamon$aAmsterdam$cElsevier$d1980-1990
      210 1#$aAmsterdam$cElsevier$d1990-
    Commento: si osservi che quando si usa questa tecnica di 'storia bibliografica' il primo editore (luogo e data) viene classificato, registrato, 2 volte sulla base del pezzo più antico descritto. Per le IR (integrating resources) occorre rammentarsi che all'inverso ci vuole sempre l'ultimo: occorrerebbe allora che il programma, in presenza di più stadi, sapesse selezionare automaticamente il 2101# e mostrare solo quello. Il problema di dovere selezionare una (e quale) o più (sic) delle occorrenze del 210 a livello di programma software rimane. ISBD (per fortuna) non ammette ancora un'area 4 a 'storia' della pubblicazione (si sono andate estinguendo anche da noi in BNI le descrizioni dei passaggi come 'poi')
    Utilità di questa tecnica rispetto a 306? Avere dati più formattati. Dovrebbero, nel caso un giorno fosse ammesso ricomporre l'area 4 così, venire mostrati in sicura sequenza senza alterazioni. Per l'intanto la visualizzazione in area 4 si potrebbe limitare a 210## e gli altri potrebbero pure venire mostrati nelle note.
    Mi pare un'aggiunta pesante, ipercodificante, che ha comportato errori o incertezze, indecisioni, ambiguità nella stipula (da parte dello stesso PUC):
    1. errori o incertezze nell'indicare il valore del 1. indicatore (1 e 2 nel testo), nell'indicare insieme blank e # come fossero due valori distinti,
    2. indecisioni nel non trattare le risorse ad integrazione, ma solo risorse in continuazione tradizionali,
    3. ambiguità nell'esemplificazione che non sembrerebbe autorizzare un 2101# da solo, ma unicamente come conseguenza di una serie storica, mentre potrebbe sembrare lecito usare l'indicatore di 'current issue' al di fuori di una sequenza storica, descrivendo solo l'ultimo e avvisando coll'indicatore che è tale.
    Il tutto poi solletica e asseconda un tipo di catalogazione bibliografica appassionata del vissuto del documento, di quelle che specie per i periodici finiscono col produrre schede storico-biografiche iperdescrittive, già viste in giro e, per me, 'da collezionista'.
    Pur propendendo (solo teoricamente: vedi sopra C) per utilizzare il 1 ind.=1 non incoraggerei i 2100#.
  • 2. indicatore: # (blank)
Blocco delle note: solo alcune - cfr. qui di seguito - hanno ricevuto il dono di un sottocampo $u e dall'Errata corrige si ricava che il privilegio va esteso a: 320, 334, 345.

Le note 316 sull'esemplare 'in mano', 317 di provenienza, 318 'action note' non hanno più il riferimento a materiale 'antico' (A Antiquarian)

321 Nota per indici etc. esterni che segnalano la pubblicazione in esame
2 nuovi sottocampi:
$c (NR) sorta di 'location note', indicazione di ubicazione: dove nella fonte esterna di recensione è citata la pubblicazione in esame
$u (NR) URL della risorsa esterna

327 Nota di contenuto
Nel tipo strutturato anche il $b per il titolo della ripartizione di primo livello è ora ripetibile.
$u per URL ad es. di un indice disponibile in formato elettronico.

337 Requisiti di sistema per risorse elettroniche ad accesso diretto (locali)
$u per URL.

412 Fonte di estratti (di libri: excerpt o riviste: offprints)
L'estratto (stampato a parte, di libro o di rivista) contiene questo campo tramite cui punta alla pubblicazione genitrice (i legami sono sempre direzionali). Esso stesso è una monografia.
La sua 'nota' potrebbe leggere: "Estratto da:...".
Il suo reciproco è il 413.

413 Estratti (di libri: excerpt o riviste: offprints)
Il record da cui sono stati tratti gli estratti dovrebbe contenere questo campo: tipico esempio di legame che non richiede di essere parallelo. Nessun motivo di sensata descrizione bibliografica nell'aggregare la famiglia di estratti ad un volume collettaneo, ad una rivista, etc.
La sua nota leggerebbe: "Ha come estratti:..." E' meglio che resti improbabile.

424 Aggiornato da...
Documento con aggiornamento, ad es. a fogli mobili, contiene questo campo per puntare ad un suo aggiornamento con titolo particolare (sic), che quindi verrebbe comunque interfoliato ... (basterebbe una nota di contenuto, ma al solito se si vuole anche un accesso il 4xx è 2 piccioni con una fava).
Gli esempi indicano che il legame può puntare da un documento monografico ad aggiornamento a fogli mobili - non concluso! - ad un record bibliografico a parte di seriale (CR): vedi manuale.

425 Aggiorna
E' il reciproco di 424 Aggiornato da: fatto dall'aggiornamento verso la pubblicazione base aggiornata.

430: Già / 440: Poi contro 448: Negli anni/Già e poi
Unimarc mostra l'uso del 448 senza reciproco in coppia:
Verde poi: Giallo poi: Verde
è esemplificato con:
200 1# Giallo
448 #1 Verde
un solo record per Verde potrebbe dare:
200 1# Verde
440 #1 Giallo ossia Poi: Giallo
430 #1 Giallo ossia Già: Giallo
che ciò sia chiaro è opinabile.
Un'altra possibilità è infatti quella di avere nel record di Verde, al posto di 440 e 430 un 488 #0 che non produce didascalia (la 'nota') Aleph e che è quindi uno strumento di navigazione mentre la descrizione viene affidata proprio a una 311.
200 1# Verde
488 #0 Giallo
311 ## Negli anni aaaa-aaaa col tit.: Giallo
Dal manuale : "448 CHANGED BACK TO |This field is used to link a continuing resource being catalogued to a continuing resource which both preceded it and succeeded it. The practice recommended by the ISSN Centre is to use fields 440 CONTINUED BY and 430 CONTINUES".
Ora l'Update 5 di Unimarc/B rammenta - e pare proprio accogliere, vista l'esemplificazione che ne dà - la pratica consigliata da ISSN contro l'uso del 448 a favore integrale di 430 e 440 e cioè:
Rosso poi: Arancio poi: Rosso
-- ossia, invece di:
Arancio
448 Già e poi: Rosso
Rosso
488 +311 Per alcuni gli anni col tit.: Arancio
-- ISSN consiglia 3 record distinti:
Rosso
440 Poi: Arancio
Arancio
430 Già: Rosso
440 Poi: Rosso
Rosso
430 Già: Arancio
Chi volesse rifiutare 448 e accettare 430/440 ma restare a 2 record avrebbe qualcosa come:
Arancio
Già: Rosso
Poi: Rosso
Rosso
Poi: Arancio
Già: Arancio
e in quest'ultimo caso si ricadrebbe nell'ambiguità di cui si diceva sopra.
L'indicazione di ISSN e di UNIMARC si intende perché nella vita passionale di riviste ed editori di seriali c'è anche il titolo che ha cambiato ed è tornato a sé stesso 2 volte, dunque con 3 comparse.

540 Titolo aggiuntivo, supplito dal catalogatore
Nuovi sottocampi :
$e compl. del titolo (R)
$h ripartizione / numero della parte (NR)
$i nome della parte (NR)

620 Intestazione d'accesso per luogo e data
Vari sottocampi aggiunti ed uso esteso a coprire luoghi di esibizioni musicali, teatrali...

716 Trade Mark sembra sia stato (fortunatamente) espunto perché se editori, distributori, produttori, hanno una qualche responsabilità ed hanno un nome vengono trattati come altri e non come una 'categoria' a sé 'commerciale'. Se è così ha avuto vita breve.

852 Ubicazione ed eventuale collocazione
TAG fisso obbligatorio per identificare al minimo l'istituzione che possiede il documento descritto (lo apponiamo per default in forma minima sufficiente)
  • Indicatore 1: schema di collocazione:
    • # nessun dato fornibile
    • 0 usa uno schema di classificazione poi indicato nel sottocampo $2
    • 1 usa una collocazione fissa (anche se all'interno di uno schema di classificazione ampio): la segnatura completa viene registrata nel sottocampo j
    • 2 usa un numero sequenziale di catena
    • 3 usa criterio di collocazione basato su chiavi autore e titolo o autore/titolo
    • 4 da assegnare al record di una serie (collana) per indicare che i singoli volumi sono individualmente collocati, in ubicazione diversa
    • 5 altro: si conosce il criterio di collocazione ma non lo si specifica
  • Indicatore 2: ordine di collocazione: valore che indica se il documento è collocato secondo uno schema di numerazione primaria o alternativa
    • # nessun dato fornibile
    • 0 nessuna numerazione
    • 1 numerazione primaria: viene usata una sola numerazione
    • 2 numerazione alternativa: il documento ha una segnatura con 2 sistemi di numerazione ed è il secondo che determina la posizione
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